madre film recensione
2017,  Alienarsi,  Riflettere,  Sorprendersi

Madre!

Oh madre! Dev’essere stata questa l’esclamazione di chi ha abbandonato la sala al Festival del Cinema di Venezia durante la proiezione dell’ultimo film di Darren Aronofsky.

Perché?

Uno scrittore in crisi creativa e la devota moglie, che ama prendersi cura di lui e della casa, accolgono uno sconosciuto sotto il loro tetto. Da lì in poi tutto cambia e il loro mondo degenera.

È l’ultima mezz’ora di film quella che colpisce violentemente le aspettative dello spettatore, in un turbinio di eventi che, dall’irritazione e l’impotenza che condividiamo con la protagonista, si tramutano in un turbinoso girone infernale di orrore e sgomento che di primo acchito fatica a essere interpretato.

La storia che emerge si rivela l’attualizzazione e ricontestualizzazione della Bibbia, con un profondo messaggio ambientalista, accompagnato a un severo giudizio verso l’uomo. Ma per una spiegazione del film più dettagliata, vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.

Madre! è un film che non può definirsi godibile, per sua stessa genesi, ma senz’altro interessante nel voler proporre un’idea e un messaggio, che forse non è emerso nitidamente ai più.