Self/less
2015,  Il caricatore,  Tendere i nervi

Self/less

Un uomo sul punto di morte paga fior fior di quattrini per trasferire la propria coscienza in un corpo più giovane e sano, continuando così a vivere. Self/less è un film di fantascienza che guarda al futuro e offre uno spunto interessante, potenzialmente molto intrigante. Sì, potenzialmente. Perché gli sviluppi sono dominati su tutto dalla prevedibilità.

Non è arduo capire quali saranno gli ostacoli al percorso del protagonista e perfino come volgerà nel finale la sua vicenda. Self/less vorrebbe costruire un personaggio di fronte a un dilemma esistenziale, ma durante il racconto filmico non è mai travagliato o dibattuto e il finale arriva all’improvviso: non con l’effetto della sorpresa, ma con quello di un taglio netto di montaggio.

I personaggi non vengono approfonditi a sufficienza e l’epilogo riguardante il villain è, senza timor di esagerare, penoso.

Al di là di queste dovute critiche, Self/less non merita di essere finito tra i peggiori film del 2015, dove invece è sprofondato per il suo fiasco economico.