• La finestra sul cortile
    1954,  Almeno una volta nella vita,  Cinefili,  Investigare,  Tendere i nervi

    La finestra sul cortile

    La finestra sul cortile è lo schermo cinematografico, metafora sublime del cinema stesso. Come il protagonista, anche noi spettatori filmici non possiamo muoverci, percependo la frustrazione dell’immobilità. Al tempo stesso l’azione e la narrazione progrediscono ugualmente, e alla grande, grazie allo sguardo. Hitchcock crea cinema con (apparentemente) pochissimo, pervade il film di scene emozionanti e ricche di suspense, come la scena finale e l’iniziativa di una coraggiosa e innamorata Grace Kelly, regalandoci un film dai molteplici strati interpretativi e al tempo stesso un grande intrattenimento, che non ci fa mancare nemmeno una venatura romantica. Un classico intramontabile e indimenticabile, come il cinema stesso.

  • mezzogiorno di fuoco
    1952,  Il caricatore,  Riflettere

    Mezzogiorno di fuoco

    Un film che è tutta un’attesa, una solitaria e sconsolata preparazione al duello, in un mezzogiorno di fuoco che però non è il fuoco e il focus dell’opera, che invece è proprio tutto ciò che lo precede. L’integerrimo sceriffo Gary Cooper, seppure non costretto, se non dal suo senso del dovere, si batte per la sua gente, che invece pensa alla propria pellaccia e lo lascia solo. A essere forti non sono solo le venature politiche, ma più propriamente dell’uomo nella politica, nella polis, in società. Il leitmotiv Do not forsake me, oh my darling di Dimitri Tiomkine e la sua colonna sonora scandiscono la malinconia e i passi spaesati…

  • 2014,  Ispirarsi

    Grace di Monaco

    Dopo la visione resta un flebile dubbio sull’identità di questo film. Cosa vuole essere? Olivier Dahan sembra voler rispondere al perché Grace Kelly abbia smesso di recitare, focalizzandosi su un solo anno della sua vita. Il frutto di certo non è un biopic, ma più una fotografia iconica, una serigrafia di Andy Warhol, che visivamente si esplica in filtri fotografici molto marcati, soprattutto il giallo, e primissimi piani di Nicole Kidman e del suo sguardo, così insistiti che Sergio Leone si starà ribaltando sul suo divano di pelle di cucciolo di foca. Gli attori, soprattutto Nicole Kidman, Tim Roth e Frank Langella, sono eccezionali. Il film non è brutto, ma annoia. Tranne…