• race
    2016,  Ispirarsi,  Riflettere

    Race

    Dopo svariati antecedenti filmici sportivi sul tema del razzismo negli Stati Uniti, Race si inserisce in questo filone, raddoppiando il suo punto di vista, con una storia di vita e di sport che affronta questa difficoltà anche nella Germania nazista. Classico e lineare, il film dovrebbe amplificare, rammentare e insegnare una storia già potente intrinsecamente. Riesce bene soprattutto negli ultimi due, risultando coinvolgente. Tocca l’animo soprattutto nel rapporto tra Jesse Owens e Carl Luz Long, forse l’unico momento veramente alto, commovente e pregno dei valori dello sport sulla vita, mentre si insinua sottopelle con i dialoghi tra Goebbels e Avery Brundage. Owens è un uomo solo che può lasciare il…

  • il ponte delle spie
    2015,  Avventurarsi

    Il ponte delle spie

    Il ponte delle spie ha le sue fondamenta nel fascino dell’uomo comune ai piedi di eventi e situazioni enormemente più grandi di lui. A portarci da un lato all’altro è una scrittura che ribalta il senso degli eventi tramite i punti vista e fa progredire la storia. La regia di Spielberg, il suo modo e la sua voglia di raccontare storie, ci mostrano tragitto, facendoci accompagnare da personaggi incisivi e ben interpretati, di cui si può vedere lo spessore, ma anche vedersi e vedere altri. Difetti? La mancanza di un colpo di scena o un finale roboante? Si tratta di una storia vera, chiusa con eleganza e un piccolo spunto di riflessione.

  • Lizzie Borden
    2014,  Spaventarsi

    Il caso di Lizzie Borden

    Tratto da una storia vera, piuttosto conosciuta negli Stati Uniti e con parecchi lati controversi, il caso di Lizzie Borden cinematografico non riesce a rappresentarli con efficacia. È un film dall’identità dubbia, dove una colpevolezza viene già data per certa fin dall’inizio e va a mancare il mistero e l’inquietudine, a tratti suscitata solo dal volto di Christina Ricci. Il caso di Lizzie Borden si perde per molto tempo tra le mura di un tribunale e non nelle pareti della psiche dei personaggi o comunque nelle relazioni tra essi. Ho apprezzato invece particolarmente, per gusto personale, la musica, completamente asincrona, ma travolgente ed evocatrice, con la scelta di pezzi progressive rock,…

  • Ti va di ballare?
    2006,  Ballare

    Ti va di ballare?

    Ti va di ballare? è la classica storia gigiona saldata su schemi assodati, secondo il motto “ballo per non pensare alle cose brutte”, anche se il suo vero problema non è questo, ma che si tratta in realtà di una storia vera e interessante. Il potenziale della storia è invece stato espresso così: per punire un gruppo di ragazzi problematici, viene affibbiato loro come insegnante di danza un romantico e melenso Antonio Banderas. Le storyline secondarie sono accennate e presto abbandonate, così come i personaggi appena abbozzati. Si balla, certo, ma mai in modo coinvolgente o spettacolare. Forse l’unica cosa a non abbandonare la mia memoria sarà quella sgnacchera della tizia di…

  • The Butler
    2013,  Riflettere

    The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca

    The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca è una narrazione che non ha bisogno di orpelli o manierismi, avendo già in sé la semplice potenza di una storia vera. Un viaggio nella storia americana, con il focus sulla lotta per i diritti civili e la discriminazione razziale, che si amalgama ad un complicato rapporto tra padre e figlio. La storia di un uomo che cerca di non essere visto e che invece diviene una figura centrale dell’affresco. Talvolta didattico, ma mai noioso. Grandi attori. Forest Whitaker straordinario.

  • Empire State
    2013,  Il caricatore

    Empire State

    Insensato. Empire state è un film insensato. Liam Hemsworth, fratello di Thor e controfigura di Gareth Bale nel tempo libero, è un immigrato greco (anche se di greco non ha manco l’alluce) e vuole diventare un poliziotto. Alla fine invece, decide di rubare dei soldi da una compagnia, che custodisce 25 milioni di dollari con una telecamera, un custode e un cane sordo. Ma a rubarli è il migliore amico, rubato a sua volta al film Scemo e Più Scemo, di cui poteva essere eccezionale interprete. Nella locandina c’è anche Emma Roberts, nel film quasi mai. La storia è vera, il film nemmeno vagamente verosimile. Decisamente brutto.