The Canyons
2013,  Cinematerapia: una pillola per,  Meglio mai che tardi,  Scaldarsi

The Canyons

Un attore porno, quintali di materia sulla facciotta inespressiva di Lindsay Lohan, un paio di peni al vento, eterosessuali incalliti che saltano senza remore da un lato all’altro della sponda e l’etichetta di thriller giustificata all’ultimo momento. Ecco a voi The Canyons.

Senza cambi di tono e di ritmo, scorrendo gli occhi su qualche personaggio inutile e altri problematici, fiacchi e mal interpretati, tramite una regia e una fotografia piuttosto scarse, qualunque fosse l’intento di questo film, è fallito.

C’è inoltre il tentativo maldestro di attribuirgli un paio di significati metaforici e forse l’idea di assomigliare alla serie di film Sex Crimes.

Finanziato tramite crowdfunding su Kickstarter, forse era meglio se The Canyons non avesse racimolato il necessario. E cosa pensare di Paul Schrader, un regista che rifiuta il cinema e vede il futuro unicamente nel web?

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