8 donne e un mistero film recensione
2002,  Cantare,  Investigare,  Ridere

8 donne e un mistero

Il patriarca di una famiglia viene trovato morto nel suo letto, trafitto da un coltello, e 8 donne si ritrovano isolate nella stessa casa, consce che l’assassino è tra loro. 8 donne e un mistero è un film francese molto originale per svariati aspetti.

Innanzitutto la commistione di generi: il giallo alla Agatha Christie, che però si coniuga alla commedia e davvero inaspettatamente al musical. Ognuna delle 8 donne canta infatti una canzone.

La sceneggiatura del film di François Ozon è ottima, rivisitando in chiave comica i film gialli di genere, ma senza rinunciare a un intreccio complesso e sorprendente. E poi, diciamocelo, con 8 donne chiuse nella stessa casa non si può che vederne delle belle.

L’impronta è smaccatamente teatrale (il film è infatti tratto dalla pièce teatrale di Robert Thomas), non solo per l’unità di luogo, ma anche per la recitazione stessa e la messa in scena.

Ozon sceglie inoltre con cura i colori, spesso sgargianti e a contrasto, ma non grazie alla fotografia, bensì ai costumi e alla scenografia.

8 donne e un mistero è dunque un film inusuale, ma decisamente intrigante e meritevole d’una visione.