barbarella film recensione
1968,  Avventurarsi,  Diventare eroi,  Scaldarsi

Barbarella

Il film racconta le avventure spaziali di Barbarella, disinibita eroina alla ricerca di uno scienziato scomparso. I suoi incontri con i popoli alieni danno vita a spunti comici e di lieve erotismo.

Tratto da un fumetto, a dirigere il film è il regista Roger Vadim, che gioca con la moglie nel ruolo della maliziosa Barbarella.

Potremmo definirlo un “apprezzato insuccesso”, il film infatti è stato un fiasco all’uscita in sala nel 1968 e oggi è senz’altro un film noioso e obsoleto, soprattutto nel comparto visivo. Nonostante ciò è innegabile e inspiegabile un certo fascino, che l’ha reso film di culto.

La storia, fortemente episodica, sembra slegata e approssimativa, spesso confusa, eppure alcune trovate sono originalissime e divertenti: dal pianoforte erotico allo psicosessogramma.

Avanguardista per il tema della donna eroina (ironica e sbarazzina), Barbarella fece chiacchiera anche per avere un’attrice popolare come Jane Fonda perennemente seminuda e “accaldata”. Lo spogliarello spaziale dei titoli di testa è ancora oggi memorabile.