2013,  Ridere

Cose nostre – Malavita

C’è Robert De Niro che interpreta un criminale, che guarda Robert De Niro che interpreta un altro criminale. C’è Dianna Agron con il suo bel visino angelico, che questa volta non canta Don’t stop believin’, ma prende a racchettate gli spasimanti. In Cose nostre – Malavita c’è una famiglia un po’ speciale e un po’ violenta, che ama sistemare le faccende a modo suo.

C’è anche Luc Besson alla regia che cita le regie del produttore Martin Scorsese e qualche altra manciata di film, e capita quindi di vedere ad esempio una scena al rallentatore di gangster armati che scendono dal treno sulle note di Clint Eastwood, che è il titolo della canzone dei Gorillaz, ma che cita anche C’era una volta il west.

Sembra una gran confusione, ma non è così. Delle recenti opere di Besson, questa è forse la meglio riuscita, un po’ black comedy, sfumata nel noir, ma con qualche spostamento di focus sulla high school.

Dai toni indubbiamente surreali, Cose nostre – Malavita diverte e intrattiene.

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