Gli occhi della notte recensione film
1967,  Tendere i nervi

Gli occhi della notte

Gli occhi della notte è un thriller da antologia, da far invidia a Hitchcock, con una sceneggiatura a orologeria, che non lascia momenti di pausa e tiene sempre viva la tensione.

Tre criminali ordiscono un elaborato piano per introdursi in casa di una donna cieca e poter recuperare un bambola contenente della droga, finita a lei per sbaglio.

Il film, di estrapolazione teatrale, è tutto ambientato in una casa e in particolare nel salotto, a eccezione del prologo. Lo spazio però viene sfruttato (e fotografato) a meraviglia, rendendo l’ambiente domestico un luogo pieno di dettagli, tranelli ed espedienti narrativi.

Susy, interpretata splendidamente da Audrey Hepburn, è un fulgido esempio di eroismo femminile, che fa fronte ai pericoli e al suo handicap con la pura intelligenza.

Gli occhi della notte è un film da vedere e apprezzare ancora oggi.