i tonya recensione
2017,  Ridere,  Riflettere,  Sorprendersi

I Tonya

Un salto triplo a suon di rock, un colpo in faccia allo spettatore, una giravolta di emozioni. I Tonya è il biopic di Tonya Harding, storia vera della prima pattinatrice americana a eseguire il triplo axel e personaggio mediatico controverso e chiacchierato.

Il film è raccontato dai protagonisti stessi che, come in un mockumentary, si rivolgono allo spettatore. Gillespie gioca così con i punti di vista e il dubbio sulla verità di ciò che raccontano.

La storia è grottesca, assurda tanto da far ridere, ma allo stesso tempo stranire, stupire e commuoversi.

Tonya è l’anti eroe per eccellenza, sregolata e orgogliosa di affermare la sua diversità dalle altre pattinatrici, dalla falsità delle apparenze dei vestitini luccicanti e del sorriso al termine dell’esibizione. Il suo è l’ardente desiderio di riuscire a essere al top, di valorizzare il suo talento, nella rapida consapevolezza di come quest’ultimo non basti.

Il giudizio all’esibizione è il giudizio stesso dell’America, è il pregiudizio.

Pazzia e talento, una sterzata, amore e sogni, una giravolta, botte e gelosie, una virata, lo spunto di una riflessione e l’accendersi una risata. Un’ultima pattinata e I Tonya si rivolge verso lo spettatore, che dà il suo voto: 8.