insurgent
2015,  Avventurarsi

Insurgent

Insurgent è l’ennesimo capitolo cinematografico di una moda che piace, ma intorpidisce le papille gustative allo spettatore medio.

Un’accozzaglia di situazioni poco credibili, messe insieme da una scrittura filmica disarmante, disorientante e inconcepibile per chi prova a seguirne le dinamiche e le azioni dei personaggi. Non c’è nulla di plausibile, né nelle azioni dei protagonisti, né nelle loro caratterizzazioni, altalenanti, contraddittorie.

Fanno a botte per due ore e poi uno rivela che in realtà sono amici. Tris viene torturata e quando viene liberata decide però di ri-sottoporsi alla tortura. C’è un buono che fa il cattivo, ma poi cambia idea e torna buono, un fratello buono che decide di fare il cattivo e una mamma che non sembra molto buona, ma si comporta da buona per rivelarsi più cattiva della cattiva.

I personaggi non seguono un obiettivo chiaro e determinato. Il finale lascia indifferenti. Sono riusciti a far peggio del primo film.