Jumanji 3 - The Next Level recensione
2019,  Avventurarsi,  Ridere

Jumanji 3 – The Next Level

Vi capita mai di rivalutare un film? A noi è appena successo. Dopo la visione di Jumanji 3, in fondo in fondo Jumanji – Benvenuti nella giungla non ci è sembrato così male, perché qualche risata ce l’ha strappata e una paio di buone idee c’erano.

Non si può dire lo stesso di The Next Level in cui dopo a ogni battuta è rimbombato il silenzio intorno a me (umile recensore). Questione di umorismo? Può darsi. È fuor di dubbio che il reboot di Jumanji scelga la chiave comica, quasi demenziale, a sfavore di altri aspetti, tuttavia questo terzo film si limita a una mera replica del precedente.

Probabilmente non si sarebbe rischiato nulla a invertire il processo, portando gli elementi del gioco nella realtà come nell’originale e come si accenna solo dalla scena finale. Anzi, la storia ne avrebbe giovato. Ciò che è peggio è che sul finale ci viene propinata pure una sorta di morale, che stona con il film come il formaggio nel pesce.

Di Jumanji 3 ci ricorderemo di una scena suggestiva sui ponti fluttuanti, inseguiti dai mandrilli, e davvero poco altro. Anzi no, ci ricorderemo di Dwayne Johnson, che ha guadagnato ben 23 milioni e mezzo per il ruolo.