kin film recensione
2018,  Avventurarsi,  Fantasticare

Kin

Certo, avrebbe potuto essere più avvincente, certo, avrebbe potuto essere una storia formativa, certo, avrebbero potuto evitare di darci ogni spiegazione a perdifiato negli ultimi minuti di film, però Kin è stato un intrattenimento avventuroso e divertente. Primo film dei fratelli Jonathan e Josh Baker, Kin è lo sviluppo di un loro stesso cortometraggio.

Tutto ha inizio con il casuale ritrovamento da parte di un 14enne di un’arma futuristica. Da lì in poi ci saranno solo guai e disavventure, causate però in larga parte da un fratello maggiore scapestrato, che di peggio non se ne possono trovare.

Questo film d’avventura, tra il road movie e la fantascienza, va guardato a mente rilassata, senza incagliarsi nei perché narrativi inespressi, ma godendosi qualche fuga da malviventi e gangster vari, un paio di sparatorie e Zoë Kravitz nei panni di una spogliarellista dal cuore d’oro.

Osteggiato dalla critica, il film è stato anche un sonoro flop commerciale e le accuse di molestie sessuali a James Franco (nel ruolo del cattivone di turno) non hanno certo dato quella spinta in più.