the man who knew too much l'uomo che sapeva troppo hitchcock recensione film
1956,  Cinematerapia: una pillola per,  Investigare,  Sorprendersi

L’uomo che sapeva troppo

È il 1955 e Alfred Hitchcock decide di rigirare un suo precedente film del 1934, realizzato durante il cosiddetto periodo Britannico: L’uomo che sapeva troppo.

Ecco la trama.

Una famiglia in vacanza in Marocco si ritrova coinvolta in un intricato piano politico. È un uomo misterioso a scaraventare brutalmente nei guai il protagonista (James Stewart), la moglie e il figlioletto, rivelandogli in punto di morte un segreto.

L’uomo comune che lotta e si dibatte contro eventi e piani molto molto più grandi di lui è un tema comune nella filmografia di Hitchcock, che troverà la sua espressione massima nel prodigioso Intrigo internazionale.

Grande successo all’epoca, L’uomo che sapeva troppo è un film che regala ancora oggi qualche battuta da ricordare e dei momenti di suspense e curiosità, soprattutto nella prima parte.

Nell’anno 2018 a.C. è probabilmente un passo indietro rispetto ad altri capolavori intramontabili del regista, per ritmo, durata e una sceneggiatura che nel finale si dilunga, nonostante la celebre scena dell’orchestra che scandisce con musica e zoommate la tensione che sale.