little miss sunshine film recensione
2006,  Almeno una volta nella vita,  Avventurarsi,  Ispirarsi,  Ridere,  Riflettere

Little Miss Sunshine

Il pulmino giallo Volkswagen che scivola giù per una discesa e un’intera balorda famiglia a corrergli dietro, saltando a bordo uno alla volta. Tutti uniti in direzione del concorso di bellezza per bambine Little Miss Sunshine, a cui partecipa per un ripescaggio la piccola della famiglia.

Un viaggio tutto da ridere, ma che lascia a bocca aperta per l’acume dei dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi, in una sceneggiatura da Oscar.

Un padre di famiglia con l’ossessione di etichettare le persone tra vincenti e perdenti, il massimo conoscitore di Proust, un adolescente con il voto di silenzio, un nonno cocainomane, una bambina golosa di gelato con il sogno di diventare Miss e una madre molto molto preoccupata colorano un film di aspettative tradite che ci parla con chiarezza dell’importanza di tentare nella vita e, soprattutto, sapersi accettare.

Non solo. Little Miss Sunshine sembra sfrecciare con ineffabile ironia dritto al cuore di una società fondata sull’apparenza e il dover piacere, criticando con la gioia di una risata.