operazione uncle film recensione
2015,  Il caricatore,  Ridere

Operazione UNCLE

Adattamento cinematografico e prequel della serie tv degli anni 60 Organizzazione U.N.C.L.E., quello di Operazione UNCLE è un progetto pensato per la cinepresa di Steven Soderbergh, passato poi in un secondo momento a Guy Ritchie, che ha trovato pane per i suoi denti.

Si tratta infatti di una spy story in chiave umoristica, che in parte riporta il regista agli albori della sua carriera, ma senza quella patina di sporco underground bensì con uno stile maggiormente hollywoodiano. Operazione UNCLE è stato tuttavia un insuccesso al botteghino ed è stato accolto freddamente dalla critica.

Siamo nel periodo della Guerra Fredda e un agente della CIA e uno del KGB devono collaborare per combattere un’organizzazione criminale in possesso di un’arma di distruzione di massa. Il carattere del film è evidente sin dall’incipit, un inseguimento forsennato (una delle scene migliori) che mette a confronto i due maschi alfa. Lo stilema è quindi quello dei buddy movie, con il tempo di un battibecco e uno scambio di battute durante le pericolose missioni.

Operazione UNCLE intrattiene e diverte, con ritmo e ironia. Forse il finale non è il momento clou che ci si aspettava, ma a ben vedere si tratta di uno dei migliori film degli ultimi anni in questo sottogenere cinematografico.