race
2016,  Ispirarsi,  Riflettere

Race

Dopo svariati antecedenti filmici sportivi sul tema del razzismo negli Stati Uniti, Race si inserisce in questo filone, raddoppiando il suo punto di vista, con una storia di vita e di sport che affronta questa difficoltà anche nella Germania nazista.

Classico e lineare, il film dovrebbe amplificare, rammentare e insegnare una storia già potente intrinsecamente.

Riesce bene soprattutto negli ultimi due, risultando coinvolgente.

Tocca l’animo soprattutto nel rapporto tra Jesse Owens e Carl Luz Long, forse l’unico momento veramente alto, commovente e pregno dei valori dello sport sulla vita, mentre si insinua sottopelle con i dialoghi tra Goebbels e Avery Brundage.

Owens è un uomo solo che può lasciare il segno nel mondo, il film in questo sfiora ma non tocca una certa epicità, così come per quanto riguarda il suo essere uomo e persona, di fronte agli sforzi delle gare e le prove della vita.

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