red notice recensione
2021,  Avventurarsi,  Il caricatore,  Ridere

Red notice

Un profiler dell’FBI si vede costretto a diventare complice di un ladro d’arte per catturare una truffatrice ancora più abile e pericolosa. Red notice è l’ultimo film scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber, un ragazzo che ha iniziato la sua carriera da regista a 29 anni con Palle al balzo – Dodgeball, finendo negli ultimi anni con il dirigere Dwayne Johnson in una serie di film d’azione: Una spia e mezzo, in chiave comica, Skyscraper e infine proprio questo Red notice.

Questa breve bio ci aiuta anche a leggere il film in oggetto, che in effetti è una mistura tra la comicità scema di Dodgeball e gli stilemi dei film d’azione e di spionaggio. Thurber non ne fa però una parodia, ma un buddy movie sciocco, che ammicca a destra e a manca, citando una sfilza di film famosi, senza mai trovare una sua identità. Come un ragazzo che fa l’occhiolino a tutte e per questo non ne conquista nessuna, anche Red notice… no, Red notice ha conquistato tutti.

Nel dicembre 2021 è diventato infatti il film più visto su Netflix.

Il nostro giudizio però non cambia. Siamo di fronte a un film dalle tante incongruenze narrative e da espedienti eccessivamente semplici, che ci distaccano dalla storia. Lo scopo è probabilmente strappare un sorriso e il film a tratti è effettivamente simpatico, ma la continua atmosfera da allegra scampagnata fa fatica a farci immedesimare.

Inoltre, nonostante l’alto budget, c’è una scena alla Corrida che quasi ci sembra di vedere il green screen. Concludiamo invece la disamina con un Ryan Reynolds ormai monocorde, nella parte dello stupidotto alla Deadpool, e una Gal Gadot molto sensuale, motivo per cui invece non le muoviamo alcuna critica.