avengers age of ultron recensione film
2015,  Diventare eroi

The Avengers – Age of Ultron

Non c’è dubbio, nell’arca di Indiana Jones c’è The Avengers, fonte perpetua di ricchezza.

Supereroi che spuntano come funghi, un robot che si improvvisa filosofo e tanto bum sbam groar splat. Chiamano blockbuster e lui risponde presente, calzandone a pennello la definizione.

Si cerca di dare una introspezione psicologica a tutti i personaggi, ma si fatica, compresa la caratterizzazione dei nuovi Quicksilver e Scarlet Witch. Occhio di Falco invece, da inutile gregario, diviene eroe buono e portatore della humanitas terenziana.

Meglio decisamente quando Hulk spacca.

A proposito, Hulk è l’unico (nella galassia) a “sgonfiarsi” quando Vedova Nera/Scarlett Johansson lo tocca.

Tra una zuffa, un vaneggiamento a proposito di gemme potenti e gli incomprensibili discorsi bio-nano-iper-tecnologici di Tony Stark e Bruce Banner, c’è spazio anche per le battute e qualche gag. Tra tutte quella del martello, sollevabile solo da Thor e forse da un ascensore, che però non è degno. Nel frattempo parte della Valle d’Aosta stava prendendo il volo e noi non ce ne siamo neanche accorti.