ti presento i miei film recensione
2000,  Ridere

Ti presento i miei

Per Greg, innamoratissimo della sua Pam e deciso a sposarla, è arrivato un momento cruciale della loro relazione: il primo incontro con i genitori di lei. Ti presento i miei è stata una commedia di grande successo, tanto da garantirne ben due seguiti, nonostante il soggetto non sia originale, ma di derivazione da un film indipendente del 1992.

Il successo è dovuto probabilmente alla situazione, in cui ognuno di noi si è inevitabilmente ritrovato, con conseguenti e più o meno forti ansie. Nel film il tutto è ovviamente estremizzato, con l’effetto di divertire e creare anche una certa dose di irritazione.

I mattatori sono Greg stesso (Ben Stiller) e Jack, il padre di Pam, interpretato da Robert De Niro. Il primo è fortemente insicuro e pasticcione, un combina guai cronico animato dal tentativo di compiacere i suoceri. L’altro è un padre geloso, ex agente della CIA con la mania del controllo, irrimediabilmente sospettoso e diffidente.

Le conseguenze dell’incontro sono una lunga sequela di guai e gag più o meno riuscite, piaciute al pubblico e senz’altro fautrici di una buona commedia.