Emily Ratajkowski welcome home film recensione
2018,  Meglio mai che tardi,  Scaldarsi,  Tendere i nervi

Welcome home

Una coppia affitta una casa di campagna in Umbria per ravvivare il loro rapporto, spento dal tradimento di lei. A Todi conosceranno però Federico, che non può fare a meno di dimostrarsi molto gentile nei confronti della donzella. Welcome home si è fatto pubblicità da solo soprattutto per l’insolito trio che compone il cast principale: Emily Ratajkowski, Riccardo Scamarcio e Aaron Paul.

Il film però delude le aspettative. E non mi riferisco al fatto che non sia un bel film, perché questo di certo non me lo aspettavo. La presenza di Emily Ratajkowski mi faceva invece ben sperare in qualche scena sensuale, magari di nudo. E invece nulla. Ma allora perché sceglierla allora? (Perdonami Emily.)

In effetti Welcome home sembra promettere proprio un triangolo amoroso, ma si riduce invece ai battibecchi di una coppia gelosa e lo sguardo inquietante da voyeur di Scamarcio. L’esempio è quello di Attrazione fatale, Obsessed – Passione fatale, Il ragazzo della porta accanto e via dicendo. Uno schema narrativo spesso non riuscito, che qui riesce a fare peggio ancora, mascherandosi da thriller, senza però la minima tensione o imprevedibilità.