Attacco al potere – Olympus Has Fallen
La prima mezz’ora di Attacco al potere è uno sterminio, in una sorta di perverso sparatutto in cui tutti gli americani, civili e soldati, cadono uno dopo l’altro in maniera atroce, come burattini trafitti dai proiettili degli invasori.
Il film vuole rappresentare un possibile atto terroristico e le operazioni militari volte a contrastarlo, dove tuttavia è l’eroismo del singolo, un Gerald Butler infiltrato, uomo solo ma stoico, a riuscire a salvare la nazione ottenendo inoltre il riscatto personale.
Privo di uno stile espressivo o un semplice motivo di esistere, Attacco al potere si riduce a una fantapolitica ispirata dall’attualità che si declina in un “ammazzali tutti” e in un falsissimo è terribilmente fuori luogo patriottismo americano. Lo script è vuoto: non c’è nemmeno tensione o l’ardire di un personaggio non convenzionale. Non so chi possa eccitarsi con questo film, se non forse i feticisti delle armi o dei suoni molesti e ripetuti.
Ora scusate, ma devo andare a cercare di capire perché l’ho visto fino alla fine…