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Colazione da Tiffany
Colazione da Tiffany di Blake Edwards e con Audrey Hepburn è un cult del cinema. Questo lo sappiamo tutti. Dire perché è un po' più complicato.
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Ed Wood
Ispirato alla storia di Edward D. Wood Jr., definito il peggior regista di tutti i tempi, Ed Wood, per ironia della sorte, è stato un flop commerciale.
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Eraserhead – La mente che cancella
Eraserhead - La mente che cancella è il primo film di David Lynch ed è un film da cinema d'essai e da cineforum, considerata la sua natura criptica, che lascia spazio a dibattiti e interpretazioni, che il regista non ha mai smentito o confermato.
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La parola ai giurati
La parola ai giurati è il primo film diretto da Sidney Lumet ed è, davvero, un gran film, ancora oggi strepitosamente attuale e moderno.
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C’era una volta a Hollywood
C'era una volta a Hollywood è il film meno Tarantiniano di Quentin Tarantino e al tempo stesso il più Quentiniano. Siamo impazziti? No e vi spieghiamo perché.
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Il terzo uomo
Il terzo uomo è un film noir perfetto. Non sapremmo in che altro modo definirlo, ma possiamo invece provare a spiegarvi il perché.
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Crash
La prima cosa che mi è venuta in mente guardando Crash è un programma tv in cui un uomo faceva sesso con l'auto. Che Cronenberg sia stato profetico?
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La grande fuga
Un grande cast, una grande storia (vera), un mix di emozioni che ancora oggi riesce a intrappolarci. La grande fuga è (ancora) un grande film.
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8½
Cos'ho visto? Non lo so. Davvero. Un film in cui i sogni si mischiano ai ricordi ed entrambi ispirano un film. Un film che forse non esiste. In 8½ realtà...
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L’invasione degli ultracorpi
L'invasione degli ultracorpi è cult tra i film di fantascienza, in grado di far crescere la tensione con pochissimi elementi a disposizione.
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Chinatown
Un investigatore privato viene assoldato per indagare sull’infedeltà di un marito, ma si ritrova in un circolo vizioso di speculazione, doppiogiochisti e segreti. Chinatown di Roman Polanski è stato definito neo-noir, un classico e un rinnovatore, un film da scuola del cinema, un caposaldo del genere. Da un soggetto ingarbugliato, Polanski procede per semplificazione, conservando comunque una storia articolata e appassionante, dandole la parvenza di una tragedia epica greca. Il finale stesso ne dà senso e lo rende memorabile. Lo sguardo del detective è anche il nostro e registicamente tutto ci viene mostrato dal suo punto di vista, conducendoci nell’indagine e nella scoperta in prima persona. Straordinari attori e straordinarie…
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The artist
Uno dei più celebri attori del cinema muto si ritrova emarginato dall’avvento del sonoro, che orgogliosamente si ostina a ripudiare. Parallelamente una giovane donna, che aveva aiutato, scala le gerarchie dello star system. The artist, amici miei, è una perla, una meraviglia purissima del cinema. Innanzitutto è stupendamente paradossale. Originalissimo, nonostante citi il cinema del finire degli anni 20, ispirandosi a esso nell’ambientazione, nello stile, ma anche nel formato. Come? Nonostante sia il 2011, Michel Hazanavicius e i produttori realizzano un film muto, come quelli dell’epoca raccontata, e per di più in bianco e nero. Un coraggioso rischio (rarissimo di questi tempi) che ha fruttato premi, consenso del pubblico e risultati…