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Mister hula hoop
Mister hula hoop, il cui titolo vi spoilera mezza storia, è il film con minori incassi dei fratelli Coen, ma non è un brutto film, per dirvela papale papale
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Le ali della libertà
Le ali della libertà è la storia di un uomo istruito in un carcere spietato, della sua amicizia con Red e della forza intellettuale della speranza.
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L’uomo che guarda – Voyeur
Qualcuno sente il bisogno di una recensione di L’uomo che guarda – Voyeur di Tinto Brass? Assolutamente no. Ma noi la faremo lo stesso. Il film parte subito con alcune perle poetiche. Lui le osserva la vulva pelosa e lei lo incita a eccitarla con le parole. Detto fatto. Partono le metafore: “sembra il dorso di un gatto infuriato, la cresta di un gallo, il cimiero di un elmo”. Wow, il desiderio è all’apice. La storia prosegue e il protagonista vive nell’ossessione del perché la moglie l’abbia lasciato, cullando il sospetto del tradimento. Questo pensiero si trasforma in eccitazione, immaginandola lussuriosa con altri uomini. A completare la pantomima c’è un padre…
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Leon
Un romanzo di formazione brutale. Ecco che cos’è Leon, di Luc Besson. Maestria registica e una sceneggiatura dalle molteplici sfaccettature. Come un videogame all’inizio, poi primi piani e pezzi di volti ci presentano Mathilda, Leon e un villain superbo, interpretato da Gary Oldman. Mathilda è la perdita dell’innocenza. Allo stesso tempo è bimba, per l’orso, i giochi, l’emulazione dell’adulto e l’amore freudiano, ma con la sigaretta tra le labbra desidera anche l’età adulta, che ottiene in maniera efferata e violenta. Leon è invece l’acquisizione dell’innocenza, una umanizzazione in cui traspare l’importanza delle persone, di prendersi cura di qualcuno… e non di una pianta. Il tutto assume rilievo in una società…
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Quiz show
Con Quiz show Robert Redford ci racconta una vera indagine che ha coinvolto il quiz a premi Twenty-One. Il film è fortemente focalizzato sui suoi protagonisti principali e le loro finissime e incisive caratterizzazioni: un John Turturro nevrotico e insicuro e un piacente Ralph Fiennes nei panni di chi ostenta e si bea di virtù che non possiede. Due personaggi stratificati, che nell’evolversi della vicenda rivelano il proprio io. Quiz show è una storia vera, originale, intrigante e ancora oggi estremamente attuale, che non solo racconta una grande truffa ma riesce anche a parlare delle persone e del loro comportamento di fronte alla scorciatoia di un facile successo. Cosa sono…
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Pallottole su Broadway
David Shayne è un drammaturgo, autore di un’opera teatrale che considera un piccolo capolavoro, frutto del suo genio incompreso. Dalla stesura alla messa in scena non è però una passeggiata e deve scontrarsi con la realtà della vita, fatta delle moine e furbizie degli attori, di interessi economici e di quelli di un famigerato boss mafioso. Woody Allen realizza una commedia apparentemente leggera, divertente e spigliata, ma che dietro al sipario riflette ironicamente sull’artista. Le pallottole su broadway sembrano talvolta punzecchiature dirette agli intellettualoidi, a chi crede che arte sia complicare, esprimersi a paroloni, eccedere in leziosità e barocchismi. Mentre Allen ci dice che l’ispirazione è nella vita quotidiana e…
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Miracolo nella 34ª strada
Perché Miracolo nella 34ª strada è un classico di Natale? Lo è perché la figura di Babbo Natale non è quella magica, convenzionale, immediatamente credibile, ma si gioca in maniera elegante sul dubbio della sua esistenza e il tentativo impossibile di dimostrarla. Qui Santa Claus è un ideale, un emblema, un insegnamento sul bisogno dell’uomo di credere in qualcosa, di sognare qualcosa di più bello della vita comune. La storia è una vera e propria favola, che guarda all’importanza della famiglia, senza timore di ostentare il suo buonismo e una grande zuccherosità, spostandosi poi in tribunale, con i toni edulcorati del legal movie e una simpatica ma arguta trovata che…
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Sesso e fuga con l’ostaggio
Sesso e fuga con l’ostaggio, per tutta la durata del film. Così è questa commedia, assolutamente atipica, che ci mostra un inseguimento in auto per tutti i suoi minuti. Non c’è una trama articolata, tantomeno personaggi con uno spessore psicologico, ma importa poco, perché, e qui sta la sua salvezza, il film non si prende troppo sul serio, anzi resta palesemente improbabile e sopra le righe, e per questo diverte. Di contorno invece c’è una forte e palese presa in giro dei media e della spettacolarizzazione del dramma, fino a un finale simpatico e ben congegnato.
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True lies
True lies è uno dei pochi film di James Cameron ed è un’irresistibile action comedy, dal ritmo serrato, che riesce comunque a trovare il tempo e il tempismo per le risate. L’azione può dunque, e vuole, piegarsi ai fini della commedia, nella sua improbabilità, permettendosi anche un doppio finale e una struttura complessivamente tripartitica, a causa di una parte centrale tutta dedicata al rapporto moglie-marito, tra Arnold Schwarzenegger e Jamie Lee Curtis. Tutto funziona: gli effetti speciali sono avanguardistici, la regia grande e l’azione mai fine a sé stessa, oltre che pregna di scene e situazioni da mandare a memoria. Danze, inseguimenti a cavallo, striptease, duelli ad alta quota, interrogatori e sparatorie.…
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Ace Ventura – L’acchiappanimali
Su una trama semplice e lineare, il film Ace Ventura, che non a caso porta il nome del suo protagonista, ci costruisce sopra una serie di gag, stupide ma divertenti, fondate su un esageratissimo e matto Jim Carrey, uno sgargiante e smodato pronipote di Jerry Lewis che trascina l’intero film, il quale segue i suoi versi e improvvisazioni. Il film è lui, Ace Ventura, sregolato e strampalato pet detective, quasi un cartone animato, che è riuscito così, quasi inaspettatamente, ad entrare nell’immaginario collettivo.
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La ragazza di Cortina
Ho creduto di scegliere un film erotico. Poi però ho pensato si trattasse di un thriller. Infine mi sono reso conto che non era nemmeno quello. E così, il tentativo di scaldarsi con la fidanzata è fallito e l’inaspettato tentativo di svolta thriller, anziché spaventarla e spingerla tra le braccia del suo criticone cinematografico, ha avuto una svolta ilare. Ma che cos’è allora? Perché guardarlo? La ragazza di Cortina è atto filmico stimolante di quesiti inesplicabili sui processi produttivi finanziari cinematografici e opera prima e unica del regista Maurizio Vanni, di cui si trovano poche notizie (nessuna) perfino nel web. Si vocifera infatti (ho pagato buoni investigatori) che sia in realtà uno pseudonimo,…
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Quattro matrimoni e un funerale
I manuali di drammaturgia consigliano un evento nell’atto finale del film, per una maggiore drammaticità. E qui è così, ma ce ne sono altri quattro prima, che vanno, unendosi, a coprire tutta la durata del film, riuscendo ugualmente a realizzare una narrazione fluida. Capostipite di cliché, esemplare di “eroismo” di gruppo ed enorme presa in giro ai matrimoni. L’espressione da tonto di Hugh Grant, quell’aria indecisa e imbarazzata, ma al contempo affascinante. Il film che l’ha lanciato. Una commedia con gusto.