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Fratello, dove sei?
Fratello, dove sei? dei fratelli Coen è un film particolare, a partire dal titolo, che è una citazione cinefila.
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Crocevia della morte
Dopo un inizio che guarda a Il padrino, Crocevia della morte si rivela un gangster movie differente da quelli dei maestri.
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Gambit – Una truffa a regola d’arte
Mal accolto e poco redditizio, mi basterà dire poche parole per ribaltare ogni pregiudizio su Gambit: scritto dai fratelli Coen.
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Jesus Rolls – Quintana è tornato!
Jesus rolls è un film davvero brutto, uno dei più brutti degli ultimi anni, difficile descriverlo diversamente.
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I migliori film senza musica
Cinema e musica: una splendida storia d'amore. Ma a volte, anche se non è scoccata la scintilla, l'effetto è stato super! Ecco 8 grandi film senza musica.
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Non è un paese per vecchi
Non è un paese per vecchi e questo non è un film per cinefili da quattro soldi. Anzi, siamo probabilmente di fronte al miglior film dei fratelli Coen.
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Arizona junior
Dall'umorismo proprio dei due registi, scaturisce un film dai tratti cartooneschi. Arizona junior è il secondo film dei Coen, dopo il thriller Blood simple
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Blood simple – Sangue facile
Joel ed Ethan Coen hanno rispettivamente 30 e 27 anni quando esordiscono al cinema con il loro primo film, Blood simple - Sangue facile, un noir assurdo...
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Confessioni di una mente pericolosa
Confessioni di una mente pericolosa racconta la vita di Chuck Barris, noto ideatore di programmi tv e agente segreto della CIA
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Mister hula hoop
Mister hula hoop, il cui titolo vi spoilera mezza storia, è il film con minori incassi dei fratelli Coen, ma non è un brutto film, per dirvela papale papale
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Ladykillers
E se Dio davvero punisse i cattivi e premiasse i buoni, cosa succederebbe? Dietro questa domanda i fratelli Coen con Ladykillers costruiscono una risposta filmica pregna di black humour e di scene scorrette, costringendoci ad amare e tifare per la banda di disastrati rapinatori, piuttosto che per l’irritante religiosa donna. Una regia metaforica e allegorica mostra meravigliosamente e svela al momento giusto, supportata da una sceneggiatura irresistibile, dove spiccano le caratterizzazioni quasi caricaturali ma incisive dei rapinatori, in particolar modo il loro capo, con i suoi dialoghi, in realtà monologhi, trascinanti e intelligentemente spassosi. Gli ostacoli, gli imprevisti, sono la miccia del film, splendidamente orchestrati per tenerci in tensione e allo stesso tempo tendere i…
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Ave, Cesare!
Perché Ave, Cesare! dei Coen ha diviso? Sui set della Hollywood anni 50 c'è chi si è annoiato, chi ha amato la cinefilia.