Mister hula hoop
Mister hula hoop, il cui titolo grazie a noi italiani vi spoilera mezza storia, è il film con minori incassi dei fratelli Coen, ma non è un brutto film, per dirvela papale papale.
Anzi, la prima parte, è assolutamente brillante, densa di umorismo sofisticato e alla Coen, con un ritmo alto e una curiosità crescente per le sorti di Norville Barnes che, alla ricerca di un impiego, viene assunto all’ufficio postale delle industrie Hudsucker. La sua è una scalata al successo che lo porta a diventare fulmineamente il presidente della società, con il solo scopo di farne crollare le azioni.
È la seconda parte del film a frenare bruscamente, avvolgendosi di atmosfere alla Frank Capra, che ricordano addirittura La vita è meravigliosa, e abbandonato un sano e ironico cinismo.
Tim Robbins, infine, è bravissimo nel ruolo dello stupido, supportato da una bellissima fotografia a opera di Roger Deakins.