The walk
Philippe Petit ha un grande progetto in mente: stendere un filo tra le torri gemelle e camminarci sopra in equilibrio, realizzando un’azione che va oltre il funambolismo, ma sfocia nell’arte. The walk è solo un film che parla di un uomo che cammina in equilibrio su un filo? Assolutamente no.
Robert Zemeckis realizza un film originale, completamente avvolto attorno al suo protagonista e alla sua personalità, un equilibrista perfettamente conscio della sua pazzia, non un matto qualunque, ma un uomo che cerca il suo personalissimo senso alla vita.
Per realizzarlo, attorno a lui si affollano una serie di persone che contribuiscono allo sviluppo del suo personaggio e vengono arruolati nella sua banda come nel più classico dei caper movie.
Un film che sulla carta sembrerebbe molto statico e possibilmente noioso, viene invece reso estremamente dinamico proprio dalla preparazione dell’impresa. Gli ostacoli del protagonista non sono infatti le sue capacità, ma i preparativi, via via più ardui, in cui ognuno di essi potrebbe mandare a monte tutto, sviluppandosi analogamente alle azioni di dei rapinatori che devono intrufolarsi segretamente in un luogo.
Il finale, infine, è palpitante.