Assassinio sul Nilo
Dopo il successo di Assassinio sull’Orient Express, era stata annunciata l’uscita di un’altra trasposizione cinematografica dai romanzi di Agatha Christie: Assassinio sul Nilo. Il secondo film di Kenneth Branagh con protagonista Poirot sarebbe dovuto uscire a novembre 2019, ma complice la pandemia, è arrivato in sala solo a febbraio 2022. Una lunga attesa, non del tutto ripagata dalla visione.
Durante una crociera sul Nilo, una ricca donna si sente minacciata dalla ex fidanzata del novello marito e chiede aiuto a Poirot. Ma intorno a lei molti degli invitati sembrano nutrire pericolosi interessi nei suoi confronti.
La storia è già stata trasposta nel film omonimo del 1978 e successivamente nel film tv del 2004 Poirot sul Nilo, motivo per cui Branagh ha cercato di apportare alcune variazioni alla trama canonica, raccontandoci nell’incipit il passato di Poirot e la storia dei suoi baffi. Il tutto ha a che fare con una vicenda amorosa, che si dovrebbe concatenare al caso in questione. La volontà di dare ulteriore spessore al personaggio si rivela tuttavia perdente, innanzitutto perché appesantisce la trama sia nella durata sia con un’ulteriore vicenda amorosa (di cui la vicenda è già piena). In secondo luogo, il personaggio di Poirot viene messo alla berlina in alcuni segmenti, in cui si ritrova impacciato e goffo, rivelando anche il sogno segreto di fare l’agricoltore.
Come se non bastasse, Branagh non è riuscito a ottenere di permessi di girare in Egitto e purtroppo si vede. Luce accecante, un filtro giallo e CGI in abbondanza, per ricreare in Inghilterra e in Marocco l’ambientazione della storia.
E mentre alcune scene di animali predatori della fauna locale fungono da intermezzo nei vari stacchi (una sorta di metafora?), l’indagine vera e propria arriva quando abbiamo già un bel minutaggio in corpo e da lì in poi si sviluppa molto rapidamente, in maniera contrapposta al film del 1978, in cui Poirot analizzava spostamenti e moventi di ogni sospettato. Chi non conosceva la storia ci dirà invece se il colpo di scena e il mistero dietro all’omicidio hanno funzionato come di dovere.
Cos’altro dire, veder tornare al cinema un film tratto dai romanzi di Agatha Christie è sempre un piacere e speriamo che Assassinio sul Nilo possa portarne al cinema altri, magari qualcuna delle storie meno celebri.