Ezechiele 25:17 – Testo e spiegazione
Il testo citato in Pulp Fiction
«Ezechiele 25:17. Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.»
Le origini
Il passo della Bibbia Ezechiele 25:17 proviene dalla mente di Quentin Tarantino che, come suo solito, l’ha rubacchiato e rielaborato.
Il testo è infatti in parte tratto dalla Bibbia stessa, ma è ispirato soprattutto dal film Karate Kiba e dalla serie tv Kage no Gundan (Shadow Warriors), in cui il maestro Chiba catechizza il suo avversario prima di ucciderlo. In entrambi il protagonista è Sonny Chiba, attore di arti marziali giapponese.
Ezechiele 25:17 nella Bibbia
“Farò su di loro terribili vendette, castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore, quando eseguirò su di loro la vendetta.”
Questo è il passo della Bibbia corrispondente a Ezechiele 25:17, riportato letteralmente. La frase somiglia alla seconda parte della citazione di Pulp Fiction e nel testo sacro è la voce di Dio che la pronuncia in riferimento ai Filistei, “poiché i Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a sterminare, mossi da antico rancore”.¹
La spiegazione
Per trovare un significato e una spiegazione di Ezechiele 25:17, dobbiamo andare alla fine del film, quando Jules punta la pistola contro Ringo e riflette davvero sulle parole che ha sempre pronunciato.
“Vedi, adesso penso: magari vuol dire che tu sei l’uomo malvagio e io sono l’uomo timorato. E il signor Nove Millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre.”
La prima interpretazione di Jules è quella egoistica. La pistola lo protegge dalle minacce di Ringo.
“O può voler dire che tu sei l’uomo timorato, e io sono il pastore. Ed è il il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse.”
È il mondo corrotto a plagiare gli uomini e se Ringo ha preso la strada sbagliata potrebbe essere proprio Jules a riportarlo sulla retta via o perlomeno a farlo riflettere. Ma Jules nega subito la veridicità della sua ipotesi.
“Questo mi piacerebbe, ma questa cosa non è la verità. La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando, con grande fatica, a diventare il pastore. Vattene.”
La legge del più forte. Ringo è un debole e i deboli soccombono di fronte ai tiranni, ma Jules, che ha trovato una nuova spiritualità, si sta sforzando di non essere più tale, ma di sfruttare la sua superiorità per aiutare il prossimo.
Non è il caso quindi di scervellarsi sul significato di questa frase, anche perché quel motherfucker di Tarantino l’ha probabilmente scritta semplicemente perché è una gran figata da dire a una persona prima di ucciderla e dopo averla sentita pronunciare dal maestro Chiba ha voluto riutilizzarla.
Sempre Jules: “Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi, significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire.”
A quel punto si è divertito lui stesso a farla interpretare e reinterpretare dal suo personaggio, che da sadico gangster ha iniziato a maturare riflessioni esistenziali, in pieno stile tarantiniano.
¹ La Sacra Bibbia dal sito laparola.net.