Giovani si diventa
Giovani si diventa di Noah Baumbach sembra volerci presentare due ritratti generazionali, quello dei giovani di oggi e dei giovani di ieri, pennellando nel divario tra di essi. Gli ideali della generazione di Ben Stiller e Naomi Watts, in particolare del primo, si incontrano e scontrano con l’opportunismo e la schiettezza dell’altra, che li subissa. Non con cattiveria. Jamie, interpretato da Adam Driver, sembra semplicemente incarnare l’oggi.
La sceneggiatura tuttavia non sorprende, ma preferisce concentrarsi sulla stratificazione. Anche le parti spiritose sembrano non riuscire come vorrebbero. Giovani si diventa è un film intelligente ma non un intrattenimento eccezionale, supportato da buona musica e venato via via nel suo incedere dall’amarezza che il tempo si trascina dietro.