Il grande caldo
Stai cercando un grande film noir? Tratto dal romanzo La città che scotta, Il grande caldo è probabilmente il miglior film di Fritz Lang del periodo americano e un caposaldo del genere noir.
Dopo il suicidio di un agente di polizia, il detective Dave Bannion indaga sul caso, scoprendo una fitta rete di criminalità e corruzione.
Glenn Ford interpreta un poliziotto retto e un uomo comune, che si ritrova costretto ad agire in un certo modo, ad rinunciare alla propria etica per abbandonarsi al desiderio di vendetta.
Il grande caldo è un film che vive di duplicità: il bene e il male, l’idillio familiare e il marciume della città, la giustizia e la vendetta, il volto sfigurato a metà di Debbie Marsh, fortemente simbolico.
Proprio lei è uno dei personaggi più interessanti, femme fatale atipica, coscientemente frivola, leggera in un contesto di criminalità, ma al contempo decisa e disillusa. Insieme a lei, altri due personaggi femminili risaltano all’interno della narrazione in maniera completamente opposta: la cinica moglie del poliziotto suicida e l’amorevole moglie di Bannion, con lui nella buona e nella cattiva sorte.
Inoltre, con Il grande caldo Lang mette in scena almeno due o tre situazioni di grande violenza, cosa non comune in quegli anni.
Oggi è un film ancora modernissimo sia per i temi e le situazioni trattate, sia per l’estetica.