Omicidio in diretta
Omicidio in diretta di Brian De Palma è la storia di un’amicizia, ambientata unicamente all’interno di un palazzetto sportivo, dove si svolge un incontro di pugilato e dove, davanti a una folla di occhi, viene commesso un omicidio.
De Palma apre il film con uno straordinario piano sequenza e lo chiude in egual modo, abbracciando una vicenda che ci viene mostrata da più punti di vista, che raccontano e ripercorrono con il proprio sguardo il lasso di tempo in cui è avvenuto il crimine.
Al centro della pellicola c’è infatti proprio lo sguardo: tecnologico delle telecamere, personale, soggettivo, filtrato dai ricordi e perfino dalle bugie. L’enunciazione di questa tematica è una regia, sicuramente da manuale, che gioca con le soggettive, semi-soggettive e oggettive, oltre che split-screen.
A difettare, forse, in questo film importante per quanto riguarda il linguaggio filmico, è la sceneggiatura sul finale, che non sorprende o toglie il fiato, ma chiude la storia in maniere un po’ confusa.