Rain man – L’uomo della pioggia
Ispirato dalla figura di King Peek, affetto dalla malattia dell’idiota sapiente, Barry Morrow lo incontra personalmente e inizia a scrivere la storia di un uomo autistico e di un fratello che lo ritrova, senza però averlo mai conosciuto. Rain man ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica ed è uno dei film cult degli anni 80, entrato con garbo nella memoria collettiva.
A regalargli questi meriti è senza dubbio una storia di amicizia oltre i confini, oltre la diversità, dove l’ostacolo è la comunicazione, apparentemente inconciliabile ma che invece, via via si dimostra semplicemente differente, insegnando che ogni rapporto, anche quello apparentemente più ardito, con l’ascolto, l’intelligenza e l’amore può esistere ed essere ancor più speciale.
Il film è sapiente nel ritrarre lo stupore di Tom Cruise, che presta i suoi occhi allo spettatore, e altrettanto capace nel rappresentare efficacemente i momenti più teneri, smuovendo la sensibilità.
Ottima la regia Nei momenti concitati durante le crisi di Raymond, superba l’interpretazione di Dustin Hoffman. Non banale ma lungimirante e per questo pregevole, il finale.