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Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar?
Se ceno con fegato di bisonte avrò un Oscar? è un titolo provocatorio, che va a rappresentare un articolo che vuole esaminare e riflettere sulle recenti spinte, veicolate soprattutto dai canali social, che vogliono Leonardo DiCaprio vincitore della statuetta. Innanzitutto è necessario chiarire come gli Oscar siano un giudizio arbitrario, opera di un gruppo di critici cinematografici, l’Academy, che non è per forza di cose discriminante nel giudicare il successo o l’insuccesso di un attore o artista, o la sua qualità. DiCaprio non può certo soffrire di solitudine, pensando che la statuetta non l’hanno stretta nel palmo nemmeno Peter O’Toole, nonostante 8 nomination, Richard Burton che ne ha avute 7, Cary…
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10 film che fanno piangere per farsi del male
Film romantici, film d'amore, film che fanno piangere come fontanelle: classificati con il nostro LACRIMOMETRO per soffrire pene d'amore tutta la notte.
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L’arte di vincere
In un’epoca dove tutto nello sport viene misurato e calcolato, L’arte di vincere è un biopic è attualissimo, riuscendo dai numeri, quasi ossimoricamente, a parlare di romanticismo, umanità e sport. Brad Pitt, assistito da Jonah Hill, è un manager tratteggiato dalle sue azioni, seppure protagonista di dialoghi brillanti e coinvolgenti, che ricalca con classe la figura dell’outsider, un uomo dal passato segnato dal fallimento delle sue ambizioni, vicino allo spirito romantico ottocentesco della sehnsucht. Un trionfo della spettacolarità della verità, a scapito della più mainstream verosimiglianza spettacolare. “Come si fa a non essere romantici con il baseball?”. E con lo sport.