• I più brutti vestiti della mostra del cinema di Venezia
    Controindicazioni

    I più brutti vestiti della mostra del cinema di Venezia

    Diversi mesi fa decisi di scrivere un articolo su i peggio vestiti degli Oscar 2016, naturalmente un articolo frivolo che nasconde una complessa ed epistemologica critica sociale alla fiera delle vanità rinominata odiernamente red carpet. Beh insomma, mi sono divertito e così ho deciso di scrivere anche un articolo su i più brutti vestiti della Mostra del Cinema di Venezia numero 73. Per lo stilista: L’abito di Emilia Jones alterna le rigide forme della gonna alle volute arzigogolanti dei ricami, che rimandano allo sfrigolare del pensiero moderno e allo stesso tempo ai magnifici quadri astratti di Vasilij Kandinskij. Per l’uomo comune: La ragazzetta si è messa addosso un vestito con lo stesso…

  • i peggio vestiti degli Oscar 2016
    Controindicazioni

    I peggio vestiti degli Oscar 2016

    La cerimonia degli Oscar si è conclusa e come al solito, prima di essa, abbiamo avuto modo di sorbirci n ore di red carpet, spettegolando fino allo stremo riguardo abiti, capelli e altre baggianate. Ecco allora la lista con i peggio vestiti degli Oscar 2016. Per lo stilista: un abito dalla doppia anima, che riunisce classicità e innovazione, rappresentando alla perfezione l’estro di Lady Gaga e la necessità di distinguersi con classe. Per l’uomo comune: nell’indecisione tra i due, veste dei pantaloni con una gonna sopra, in un vestito che sembra uscito da Frozen e che le si stia sciogliendo addosso. Per lo stilista: Jaqueline West veste un abito semplice ed elegante,…

  • la grande scommessa
    2015,  Riflettere

    La grande scommessa

    Non c’è un lupo a Wall Street, con i suoi eccessi, le donne e le droghe, ma solo la crisi, uomini che ci sguazzano, uomini che affogano. La grande scommessa del film è riuscire a parlare di questo argomento, condensare il tutto in un tempo filmico accettabile, ma farlo con qualità e rendere i contenuti comprensibili a tutti. Per quest’ultimo punto, la scelta è la rottura ripetuta della quarta parete e l’inserimento di intermezzi spiccatamente ironici, che sembrano però essere il modus operandi migliore, più originale e leggero. Il montaggio è anarchico e incisivo, strasbattendosene di formalismi e convenzioni e risultando così, particolare e pregiato. La regia invece ha movimenti di macchina…