The departed – Il bene e il male
Male contro bene, polizia contro criminalità, prospettive che si ribaltano e confini labili tra un polo e l’altro, in una storia di doppiogiochisti orchestrata magistralmente da Martin Scorsese. Suspense, azione e violenza si mischiano con sapienza in quello che è un must degli anni duemila: The departed.
Boston è popolata da pesci piccoli e pesci grandi, ma anche da pesci ancora più grandi. Una scatola cinese di uomini temuti, uomini disperati e uomini corrotti.
Scorsese ci introduce nel suo ritaglio di metropoli mafiosa con un ritmo alto, le parole dell’assunzione di Leonardo DiCaprio nella polizia tagliate da frequenti stacchi di montaggio. Dopo di che ci lascia sprofondare nella lentezza delle parole soppesate, nella tensione dei dialoghi al tavolo. Infine, all’apice, una girandola di colpi di scena ci travolge come una raffica di proiettili cinefili.
Nicholson, Damon, Wahlberg, Sheen, Baldwin e Vera Farmiga completano un cast strepitoso e senza polvere sulle giacche. Briciole di giustizia non ce ne sono, forse solo quella individuale. Il film invece c’è ed è grande.