watcher film recensione
2022,  Tendere i nervi

Watcher

Mentre un serial killer si aggira in città, Julia, appena trasferitasi a Bucarest con il marito, nota un uomo che la spia dalla finestra. Esordio alla regia per Chloe Okuno, Watcher è un thriller psicologico che ammicca a Hitchcock e a Polanski, ma senza emularli.

Il film gioca fondamentalmente su un dubbio: la protagonista è paranoica o c’è veramente un uomo che la guarda e la segue per le vie e i supermercati di Bucarest? Chi guarda chi?

Julia si ritrova sola ad aspettare che il marito rientri da lavoro in terra straniera e la barriera linguistica complica ulteriormente le cose. La notizia di un serial killer di giovani donne accresce la situazione di stress, che va a confluire in un rapporto di coppia via via più teso e flebile. In questo giocano un ruolo decisivo le location. La metro, un piccolo market, un night club, i muri scrostati e il freddo pianerottolo dell’appartamento, in contrapposizione all’eleganze e la sensualità di Julia, che si sforza di mantenere vive le apparenze.

In Watcher la tensione non è mai particolarmente elevata, ma il film gode di ottima suspense e un quesito che resta vivo fino al finale, il quale – senza voler fare spoiler – è davvero ottimo. Nota di merito alla regia e a Maika Monroe, la cui interpretazione senz’altro ben contribuisce alla buona riuscita del film.