Wij
Wij è la storia di 8 adolescenti che vivono liberamente la propria sessualità, fino a cercare di sfruttarla per potersi arricchire velocemente e facilmente. Ovviamente non tutto va come pianificato.
Recensione seria
Questo film di produzione belga e olandese, può inserirsi nel filone dei teen drama dalla sessualità esplicita e morbosa. Wij, uscito anche con il titolo anglofono We, a partire dal romanzo da cui è tratto, cerca di mettere in scena gli impulsi e il disagio della generazione a venire. Tuttavia, nonostante alcuni premi e candidature, la caratterizzazione dei personaggi è insufficiente, mentre la sceneggiatura crea distacco e confusione per alcuni nessi di trama. Inoltre la scelta di frammentare la storia e raccontarla dal punto di vista di alcuni personaggi, che completano via via il puzzle, non paga.
Recensione semiseria (attenzione spoiler)
C’è un branco di adolescenti degenerati e frustrati che decidono di copulare liberamente l’uno con l’altra, nonostante alcuni di essi si dicano perdutamente innamorati. La scena clou è quando uno di loro infila un blocco di ghiaccio di forma fallica nella vagina dell’amica e questa per l’impeto sbatte la testa e muore.
Difficile definire quale genere di depravazione possa aver condotto a immaginare una scena tale o quali droghe inducano queste malsane fantasie, ma Wij procede su questo fil rouge tra prostituzione, film porno e aborti fai-da-te in una sequela tra il disgustoso e l’illogico, tutto per cercare di far passare il messaggio: “occhio a come crescono questi giovani scapestrati, ma un po’ la colpa è anche nostra”.
Se cercate un film erotico, “fuggite sciocchi” (cit.), se cercate una cosa alla stregua di Ken Park, tanti auguri per la vostra visione.