58 minuti per morire – Die harder
È di nuovo Natale e John McClane è in attesa della moglie all’aeroporto, abbandonato a Washington con i terribili suoceri. Naturalmente il luogo diventerà una nuova trappola di cristallo, in cui John si ritrova a dover lottare solo come un cane per svelare e poi sgominare il piano di una banda di terroristi. 58 minuti per morire – Die harder riprende riprende i temi e lo stile del primo film ma non si reinventa.
Manca la forza dei personaggi secondari, il fascino maligno dell’antagonista e l’ironia che pervadeva il primo capitolo.
Inoltre i 58 minuti del titolo non corrispondono a un conto alla rovescia nel corso del film che, invece, avrebbe aggiunto ulteriore pathos alla corsa contro il tempo del nostro eroe.
Per questo Die harder è “semplicemente” un buon film d’azione (e un eccellente incasso).