Avatar
Ricordo ancora la meraviglia e lo stupore nel guardare Avatar al cinema, dopo mesi di enormi aspettative. L’impressione di entrare davvero in carne e ossa in un mondo imaginifico, sgargiante, nuovo.
È il film che James Cameron conservava da sempre nel glorioso cassetto della sua fantasia, in attesa della tecnologia per renderlo vero. Al tempo stesso commerciale, per l’anima da film d’intrattenimento e l’incasso astronomico, Avatar è anche film sperimentale, per l’impiego originale del 3D e un’esperienza cinematografica unica.
Perché potrà non essere tra i vostri film preferiti, ma senz’altro è un capolavoro, un film spartiacque nella storia del cinema.
E se la sceneggiatura, spogliata di tutti i suoi strati, parla di un uomo disabile, che riesce a ritrovare la libertà innamorandosi di un’indigena, vittima con il suo popolo del razzismo dell’uomo, si può dire che è il come a fare la differenza e non il cosa.
E il come di Cameron è un kolossal epico.