gangs of new york film recensione
2002,  Sorprendersi,  Tendere i nervi

Gangs of New York

Com’è nata New York? Per Martin Scorsese è nata sulla strade, dai conflitti tra le bande, rivoltella in mano e coltello alla cintura. Gangs of New York è ispirato a un trattato che riporta gli scontri tra varie gang nel quartiere dei Five Points, in particolare tra i nativi e gli irlandesi.

Basta la scena iniziale per cogliere l’essenza del film, il feroce conflitto che sta al centro della vicenda e per calarci nell’atmosfera di tensione tra le diverse forze ideologiche che popolano le strade.

Su tutti spicca e si erge Bill il Macellaio, un personaggio grande, magnificamente interpretato da Daniel Day-Lewis. È lui il vero protagonista del film e l’anima dello stesso, anche se ciò a cui assistiamo è una sanguinosa storia di vendetta.

Nel complesso Gangs of New York è un film magniloquente, che forse stupisce per il tempismo di alcune svolte di trama, ma sa anche tenerci in apprensione, calarci in un ritaglio di mondo e coinvolgerci con taluni suoi dialoghi.