4 elementi della colonna sonora nei film
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I 4 elementi della colonna sonora dei film

Cosa va a comporre tutto ciò che consideriamo l’audio nel cinema? Gli elementi della colonna sonora dei film sono 4.

La voce

È la componente semantica principale della colonna sonora, ovvero la prima a portare significati. Il cinema d’altronde è “vococentrico”, infatti quando c’è la voce gli altri elementi passano in secondo piano. La voce nasce chiaramente dalla parola scritta, sceneggiatura e dialoghi, e diviene parlata, dove entrano in gioco altri importanti fattori. Chi parla innanzitutto e in secondo luogo come viene detta la frase, ovvero la comunicazione para verbale ( tono di voce, volume, ritmo del parlato, pause ed altre espressioni sonore).

In gran parte dei film che vediamo ciò che ascoltiamo non è tuttavia la voce originale dell’attore scelto, ma quella di un doppiatore italiano. Per mantenere vive le motivazioni che hanno spinto alla scelta di un attore, tra cui c’è senza dubbio anche il suo modo di esprimersi e di parlare, si cerca dunque di mantenere lo stesso doppiatore.

Occorre infine distinguere la voice in, ovvero la voce che proviene da un personaggio all’interno del film, dalla voice out ovvero quella di un personaggio del film che ci racconta la storia o la voice off, ovvero quella di una voce narrante fuori campo.

Il rumore

I rumori nella colonna sonora determinano la posizione, l’ambiente storico, l’ambiente geografico, la direzione di qualcosa. Sono insomma fondamentali. A braccetto con il rumore va la fonte di esso, infatti vedere o non vedere quest’ultima determina per noi il senso, l’interpretazione e anche l’emozione di una scena. È la fonte a rendere le azioni reali, fantascientifiche, misteriose, paurose…

Provate a pensare all’importanza dei rumori in film come Star Wars. Senza sarebbe lo stesso film? Proprio il 1977, data del primo Guerre Stellari, coincide con l’arrivo del dolby stereo, di cui si è avvalso magnificamente John Williams per la sua magniloquente e orchestrata partitura.

Il silenzio

Un elemento inaspettato? Anche il silenzio fa parte dell’audio di un film e può avere grande importanza, così come molteplici funzioni.

Non siamo abituati al silenzio in un film, dunque se usato con capacità è un elemento che può senza dubbio catturare l’attenzione, ma che può anche fornire informazioni su ciò che ci aspetta. Il silenzio nei film horror non preannuncia mai nulla di positivo e ci tiene in tensione. È proprio questo uno degli usi più frequenti: il silenzio è spessissimo legato a forme emotive non positive.

Ci sono comunque anche usi magistrali di quest’ultimo. Come potrebbe essere stare tra le stelle nell’infinito spazio? Ce lo dice Kubrick con una meravigliosa e silenziosa scena di 2001: Odissea nello spazio.

La musica

Da ultima, ma naturalmente non ultima, ecco la musica. Nei film ha molteplici funzioni e impieghi e sta alla scelta del regista come e quando utilizzarla. Alcuni la amano e nei loro film ricopre un ruolo cruciale, altri non ne danno la medesima importanza, focalizzandosi su altri aspetti. Celebri sono alcuni sodalizi tra regista e compositore (Hitchcock e Hermann, Leone e Morricone) e quest’ultimo può essere considerato allo stesso modo autore del film, venendo coinvolto già in fase di sceneggiatura per scrivere la musica insieme alla storia, ancor prima delle riprese.

Come la voce, la musica può provenire da un oggetto all’interno del film (uno strumento, una radio, una tv) ed essere quindi diegetica, o esternamente al mondo filmico, ovvero extra-diegetica. Il film può avere un brano che lo contraddistingue, con cui lo identifichiamo immediatamente, che chiamiamo tema principale, quelli secondari per evidenziare taluni passaggi narrativi sono i fraseggi, e infine chiudono il trittico le canzoni.

La necessità della musica si è avvertita fin dalla nascita del cinema: alcune testimonianze affermano che già alla prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière vi fosse un pianista in sala ad accompagnare le immagini con la musica e negli anni seguenti la musica dal vivo divenne una consuetudine per accompagnare gli spettacoli cinematografici ancora privi di sonoro.


Fonte: C.GABBIANI, Oltre i suoni e le immagini. Musica, voce, rumore e silenzio nel cinema, Scriptaweb.