Il duello – By way of Helena
Un ranger si presenta insieme alla moglie in un paesino sperduto del west, dove un uomo, artefice della morte del padre, tiene in scacco l’intera cittadina. Laggiù i conti si regolano by way of Helena, ovvero braccia sinistre legate insieme e coltelli corti.
Il predicatore interpretato da Woody Harrelson ricorda in alcuni frangenti quello interpretato da Paul Dano ne Il petroliere ed è il fulcro dell’intero film. La riuscita di esso sta proprio nella costruzione di un personaggio borderline, ambiguo, violento e al tempo stesso magnetico, reso vivo in carne, pistole e deliri da un attore del calibro di Harrelson.
Il ritmo è volutamente lento, ma offre appositamente il fianco per improvvise accelerazioni, che sortiscono così l’effetto della sorpresa e si riprendono subito l’attenzione.
Il duello finale è atipico ma coinvolgente, giocato sugli spazi aperti ma nello stesso tempo sulla staticità e la difficoltà di movimento, di trovare riparo.
I difetti sono legati alla sceneggiatura e i particolar modo alla moglie del protagonista, persa sul finale, oltre che al misticismo che accompagna Harrelson, che sembra star per svelare un inganno, ma non lo fa mai.