Il mostro dei mari
Scoperto per caso, sfogliando il catalogo Netflix, Il mostro dei mari è un film d’animazione di cui (NdA) non mi ero mai imbattuto in alcuna pubblicità, trailer, post sponsorizzato o qualsivoglia forma di cosa promozionale.
Il film in Italia è uscito direttamente sulla piattaforma, saltando i cinema, nonostante sia diretto da Chris William che è reduce dal successo di Oceania (ma anche Big hero 6 e Bolt) e abbia tutti gli ingredienti giusti.
La storia è quella di un leggendario cacciatore di mostri marini che mentre è a caccia della bestia più temibile di tutte, si rende conto che quest’ultima ha fatto amicizia con una bambina imbarcata sulla sua nave di nascosto.
Il mostro dei mari è divertente, avventuroso e gode di un’ottimo impianto visivo. La storia come si può intuire dalla breve trama evolve verso un messaggio animalista, ma che non si propone come didascalico o forzato.
Il problema di questo film è sostanzialmente uno: somiglia dannatamente a Dragon trainer. A partire dal soggetto: basta sostituire il drago con il mostro marino e il gioco è fatto. Le creature non sono ostili ma se s’impara a conoscerle possono convivere con l’uomo. Ma anche il character design è molto simile a quello della furia buia di Dragon trainer.
A voi l’ardua sentenza. A noi, comunque, è piaciuto.