il ragazzo invisibile
2014,  Diventare eroi

Il ragazzo invisibile

I supereroi, infine, ce l’hanno fatta e sono entrati anche nel cinema italiano, un cinema caratterizzato da un panorama non particolarmente eterogeneo nei generi. Lo hanno fatto tuttavia in punta di piedi, senza combattimenti marziani, ma con la sensibilità di un ragazzo.

Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores è l’incarnazione supereroistica di una fase dell’adolescenza, del desiderio di sfuggire ai bulli, ma al contempo di farsi notare da una ragazza e di sopperire alla mancanza del padre. Per questo, l’invisibilità è concetto pregno di significati.

Tra esplicite citazioni e un’apprezzabile attenzione alla musica, Il ragazzo invisibile, nonostante alcune imprecisioni, le poche palpitazioni e una recitazione forse non troppo professionale, direi televisiva, è un buon film, che migliora nel proseguo della narrazione, allontanandosi mano a mano dal classico teen movie, fino ad un doppio finale, quello chiaro e atteso, e quello che lascia aperta la porta ad un seguito.

Un discreto tentativo di dare al cinema italiano qualcosa di diverso.

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