noi e la giulia film recensione
2015,  Ridere

Noi e la giulia

Il terzo film da regista di Edoardo Leo, è una piacevole sorpresa. Noi e la giulia è una bella commedia, tratta dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei.

Tre uomini insoddisfatti dalle proprie vite visitano un casolare di campagna abbandonato e decidono di unire i propri risparmi per aprire un agriturismo. Non hanno però fatto i conti con la Camorra.

Il film, che viaggia sempre sui binari della commedia leggera, riunisce una serie di falliti (come si definiscono loro stessi nel film) e li mette alle prese con la convivenza, l’avviamento di un’attività e gli interventi sempre più minacciosi dei camorristi, che vogliono riscuotere il pizzo. Lo sviluppo non è mai banale, ma a tratti genuinamente grottesco, con i protagonisti in palla, ognuno nel proprio personaggio. C’è tempo e modo per ridere anche del razzismo di Fausto e degli ideali comunisti di Sergio, che si scontrano con i fatti e gli imprevisti quotidiani, tanto da darne dei risvolti macchiettistici.

La situazione nel frattempo si fa sempre più ingarbugliata e per i nostri simpatici falliti sembra proprio non esserci speranza per una rivalsa. Bello anche il finale, che chiude in maniera originale il film e ci lascia con alcuni interrogativi.