perfect stranger film recensione
2007,  Investigare,  Sorprendersi

Perfect stranger

Una giornalista indaga sull’assassinio di un’amica d’infanzia e gli indizi la portano a sospettare di un dirigente d’azienda carismatico e fedifrago. Uscito nel 2007, Perfect stranger è un film thriller che ne ricorda alcuni degli anni 90, che senza troppi intenti autoriali miravano a creare una manciata di scene di tensione e a stupire lo spettatore con un colpo di scena.

La sceneggiatura non è certo a orologeria e si lascia dietro qualche incongruenza e qualche dubbio. Senza parlare di quell’idea che l’hacker sia una sorta di Dio onnisciente, in grado di intrufolarsi ovunque. Ma Perfect stranger va preso per quello che è: un thriller godibile, con qualche nota sexy per merito soprattutto della protagonista Halle Berry.

C’è inoltre un piccolo messaggio di lotta al pregiudizio, chissà se voluto o meno, che sembra chiederci: un traditore è anche una persona cattiva? Un amante del sadomaso è anche un uomo violento?