Top Gun
Primo grande successo (che sarà anche il più grande successo) per Tony Scott, che dirige un “rock’n’roll nei cieli”, un cult degli anni 80.
Tom Cruise è figo, sregolato e un pilota estremamente abile, che vola con successo dai cieli del severo addestramento Top Gun ai cuori delle donzelle. Il ruolo lo consacra come stella del cinema.
Nel calderone di Scott c’è molto che bolle: la guerra e l’addestramento, l’amicizia e una love story, duelli nei cieli e rivalità negli spogliatoi, regole e creatività, il mito di un padre e lo sguardo paterno di un mentore. Ma tutto è ben congegnato e funziona.
Top gun non soppesa i momenti, sfreccia veloce come l’aereo da guerra, con tagli di montaggio e un ritmo che appare quasi frettoloso, derivante dalla formazione di Scott nel campo dei videoclip.
L’irresistibile protagonista, la colonna sonora trascinante e l’epica hanno senza dubbio fatto centro su una generazione, facendo trasparire tuttavia un concetto di militarismo fascinoso ed erroneo, che ha infatti portato a un drastico aumento degli arruolamenti.