We are your friends
We are your friends è il primo lungometraggio di Max Joseph, che, dopo Catfish, pesca nuovamente nel mondo giovanile, scegliendo Zac Efron nel ruolo del DJ e la regina dei social Emily Ratajkowski, alla quale dedica però solo qualche sballonzolamento e primo piano del décolleté, rendendo così inspiegabile la sua presenza, viste le (non) doti recitative.
La sceneggiatura, giusto perché in altro modo non sapevo come chiamarla, finisce con l’essere una parata di stereotipi, di mutandoni fuori dai pantaloni e cose di tendenza, affibbiati a personaggi piatti, dove tutto finisce con il giustificare (obbrobriosamente) il finale.
Cole ora è un uomo vissuto e può essere il più fico DJ delle feste.
Il montaggio offre al tutto l’aspetto di un videoclip musicale, corredato di bellissimi tutorial, che sembrano quasi far credere che la musica da discoteca è arte (o anche solo musica).
Cos’è allora We are your friends? Intrattenimento no, perché non è la sua volontà, dipinto generazionale nemmeno, per incapacità. Un furbo prodotto commerciale? Forse sì.
Ai DJ, largo a sentenza.