L’uomo sul treno – The commuter
L’uomo sul treno è uno di quei film che mia madre (ciao mamma) definisce “i cartoni per adulti”. Azione, spari, una spolverata di suspense e uomini che fanno cose straordinarie tipo saltare sui treni in corsa e scambiarsi botte da orbi come se fossero carezze.
E l’interprete perfetto non può che essere Liam Neeson, al quale puoi dare mille sganascioni e sbattergli la faccia sul ferro, ma lui resterà sempre in piedi. Questo film si inserisce alla perfezione nel sottogenere da noi registrato Liam Neeson che trova cose®, che infatti deve trovare un passeggero misterioso all’interno del treno prima che arrivi al capolinea.
La trama è più o meno la stessa di quello ambientato in aereo (Non-Stop) con Liam che si aggira facendosi i fatti degli altri e malmenando qualche passeggero.
Però, in tutto questo, ci divertiamo. Innanzitutto perché siamo curiosi di capire chi è il passeggero, il che non è per nulla prevedibile, e in secundis perché il protagonista si ritroverà di fronte a una scelta morale apparentemente senza via d’uscita.